Donare

Donare è il verbo più usato (e bistrattato) in questi giorni di festa. Andiamo tutti di corsa alla ricerca spasmodica del miglior dono da fare: la cravatta, o la sciarpa, o i calzini, o i giocattoli. A chi doniamo? A qualsiasi persona ci sta a cuore, agli amici, ai parenti, ai membri della famiglia. Tuttavia, se ci pensate bene, la cravatta potrebbe non essere apprezzata, la sciarpa potrebbe passare d moda, i calzini potrebbero bucarsi, i giocattoli rompersi. E allora qual è il dono giusto e il migliore che possiate fare? E perché non scegliere un regalo alternativo che non passi mai di moda, o non si rompa?

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Non ho i consigli giusti da donarvi per fare il regalo migliore e, ultimamente, i miei regali sono sempre meno numerosi. Tendo a regalare cose utili, tipo un maglione che mia figlia aveva adocchiato su un sito, un paio di scarpe che mio figlio cercava da tempo e mi fermo qui. Non faccio altri doni. Non per tirchieria, intendiamoci. Non faccio altri doni per scelta, perché poi obbligo gli altri a ricambiare, perché ho una cerchia ristretta di parenti con i quali ho pochi rapporti, i veri amici sono rimasti pochi e perché donare significa anche compiacersi del dono, e anche perché in questo momento non sento la magia del Natale, quella che entrava a casa mia con una ventata di freschezza, di condivisione e di gioia. Ma tant’è…

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E allora, vi chiederete, perché questo articolo? Solo per rompervi le scatole e dire niente? Eh, no!

Un consiglio, in realtà, ce l’ho. Ed è un consiglio che voglio donare agli scrittori (autori, imbrattapagine, blogger, pseudo scrittori, ecc).

Siete degli scrittori, o vi ritenete tali? Perché, allora, non donare P A R O L E?

Le parole hanno un grande potere. Le parole possono creare immagini. Le parole possono far riaffiorare i ricordi. Le parole non si rompono mai. Le parole possono diventare un dono. La tua scrittura è un dono. E’ qualcosa di naturale, che puoi regalare senza dover pagare per qualcosa che hanno fatto gli altri. E allora quest’anno regala un racconto: a chi ti sta a cuore, a tuo figlio, a tua moglie, al parente lontano, e perché no? al tuo peggior nemico.

Scrivi una storia per qualcuno che ti sta a cuore e regala le tue parole, ne farà sicuramente tesoro. La scrittura è un mezzo potentissimo per dire a qualcuno che lo ami, o semplicemente per dire che gli vuoi bene.

La scrittura è per voi scrittori un mezzo per evadere dal quotidiano, un modo per mettere nero su bianco i vostri pensieri, una cosa di cui non potreste mai fare a meno. E’ così che ho visto scritto e sentito dire da tanti scrittori/autori in questo ultimo periodo. La scrittura è anche una maniera per soddisfare il proprio ego. Tutti gli scrittori (o quasi) sono narcisisti, e non lo sottolineo come un difetto, bensì come un pregio, una voluttà che non fa male al prossimo. E allora perché non attingere a questa vostra arte per donare? In fondo il dono (il vero dono) è qualcosa che si fa con il cuore e con l’anima… e voi scrittori avete entrambe le cose! Vero? Donate un racconto ai vostri cari.

Potreste fare anche di più attingendo alla vostra arte…

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L’immagine di distruzione qui sopra è di un piccolo comune delle Marche in provincia di Macerata: Pievetorina. Un comune che è stato semidistrutto dal terremoto di ottobre e sta faticosamente rialzandosi in piedi, ricostruendo sulle macerie una vita all’apparenza normale.  Gli abitanti hanno bisogno di tante cose: strutture solide, aiuti economici, viveri, medicinali, e tanto altro. Gli abitanti hanno bisogno, anche, di un po’ di serenità, di svago. La Casa Editrice Le Mezzelane ha organizzato una raccolta fondi che andrà a favore degli abitanti di Pievetorina. Donando il tuo racconto potrai contribuire a portare un po’ di svago nelle case e nel comune di Pievetorina. Scrivi a [email protected] Tutti i racconti pervenuti verranno inseriti in una raccolta dal titolo “E dopo?” e la raccolta verrà inviata a chi donerà dai due euro in su. Il ricavato servirà ad acquistare libri ed enciclopedie per la ricostruzione della biblioteca comunale di Pievetorina.

Rita Angelelli

Direttore Editoriale di Le Mezzelane

www.lemezzelane.it

 

 

 

 

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